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Dal 27 ottobre al 22 dicembre 2007
Gli angeli di MAD. "Stendardi" di Madeleine Läubli-Steinauer, composizione figurative a tarsie di stoffe.
All'inaugurazione, intervento di Maria Will, critico d'arte
L'oro di una donna
Solo mani femminili, esercitate ab immemorabili, per fatale ereditarietà,
al ministero domestico nel segno dell'oculatezza, potevano ricavare tanta sontuosa bellezza da cose di poco conto, da un mucchio di stracci. È ciò che riesce a Madeleine Läubli-Steinauer, sorella in questo della sterminata, anonima, schiera di donne, che nei secoli hanno elevato il loro talento al di sopra delle necessità quotidiane, ritagliandosi una propria festa creativa da arti pensate per l'utile, a cominciare dall'arte del cucito.
D�altra parte, le avanguardie del secolo scorso ci hanno insegnato ad apprezzare l�espressione spontanea che sgorga dalla potenzialità artistica individuale; anche se non ascrivibile ad ascendenze figurative riconosciute, anche se messa in opera con tecniche e materiali del tutto personali e fuori dalla tradizione.
All�incrocio dunque di identit� e retaggio femminile con la pulsione espressiva primigenia si incardina l'arte di Madeleine Läubli-Steinauer: da l' vengono quei suoi "dipinti" di stoffa, che dispiegano la preziosità degli stendardi e ne rievocano la sacralità. L'immagine diventa manifestazione del fantastico; mistero che si rivela nella forma di creature alate, per mezzo delle quali la dimensione terrena e quella ultraterrena si incontrano. La visione filtra lesperienza interiorizzata della natura e l�eco profonda di capolavori dell�arte (l�inebriante colore-forma-sostanza di Matisse, le cascate d�oro di Klimt, il colore-luce delle vetrate, le tante Maddalene-Malinconie del Barocco...): il mondo � allora un giardino senza fine, rinnovato nei suoi incanti dal ruotare delle stagioni e gli astri sono girandole di fuoco, di argento e di oro.
L�oro che solo un cuore di donna sa far scaturire dal chiuso delle sue stanze.
Maria Will
Nata e cresciuta a Friburgo, Madeleine L�ubli-Steinauer vive a Claro dal 1964 con il marito, il pittore Max Läubli. I suoi primi lavori risalgono agli anni Settanta. Da oltre dieci anni é assorbita dal tema degli angeli.
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